ANCONA, 1 MAR - Traliccio di un elettrodotto nella campagna marchigiana.

Il mondo dell’energie, rinnovabili e non, e delle sue utilities è in continua ascesa anche in Sardegna ma mancano le figure professionali adeguate. Nel 2023, infatti, la richiesta di addetti specializzati si aggira sulle 3mila unità anche se il 16,3%, circa 500 professionisti, di queste risulta introvabile. A livello nazionale, invece, le proposte di lavoro nel campo dell’energia arrivano a 55mila, di cui 18.240, il 33,2%, risultano introvabili.

E’ questo ciò che emerge dal rapporto dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su da UnionCamere e Anpal 2023, che ha analizzato la “Difficoltà di reperimento delle professioni qualificate per energie e utilities”.

Secondo il dossier, la mancanza di questi lavoratori ha 3 motivazioni: il 26,0% dal ridotto numero di candidati, l’11,5% per la loro inadeguatezza scolastico-formativa e il 2,3% per altri motivi. Per questo le imprese di energia, gas, acqua, ambiente impiegano mediamente 3,2 mesi prima di riuscire a ricoprire la posizione vacante, per il 10,2% delle entrate sono richiesti più di sei mesi di ricerca, e in particolare per ricoprire circa 3mila posizioni serve più di un anno di ricerca.

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