(Foto credit: Ansa)

Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha fatto pressing sull’Anas per stoppare i lavori che sta eseguendo sul ponte Diana e che hanno provocato la formazione di un fiume di fango che rischiava di compromettere l’equilibrio ambientale e la stagione turistica.

I lavori, che devono essere conclusi entro il 2024, riprenderanno alla fine dell’estate. Gli operatori del settore turistico possono quindi tirare un sospiro di sollievo, almeno fino a settembre.

La manutenzione dei piloni del ponte, spiegano dall’Anas, rendeva necessario l’abbassamento del livello dell’invaso dove l’Enel ha i suoi impianti idroelettrici. Ma le piogge abbondanti di fine maggio hanno portato a rilasci di enormi quantità di sostanza melmosa che non è piaciuta a turisti, residenti e lavoratori del settore turistico.

Soltanto nei giorni scorsi, infatti, le disdette e le cancellazioni hanno sfiorato l’80%, come dichiarato dagli imprenditori del posto.

“Apprendo con soddisfazione da fonti di stampa che i lavori che causavano la colata di fango nel mare di Valledoria sono stati interrotti. Ora però – evidenzia il consigliere di Europa Verde Antonio Piu – è urgente valutare eventuali danni ambientali in tutta l’area ed economici agli operatori turistici che hanno assistito a cancellazioni di soggiorni già prenotati, causati da almeno un paio di settimane di colate di fango”.

“Per questo – aggiunge Piu – ribadisco la richiesta di convocazione urgente della commisione ambiente in Consiglio regionale anche per capire se il fango già sversato nello specchio d’acqua di Valledoria abbia trascinato con se materiali inquinanti. Inoltre sarebbe opportuno capire se siano state fatte tutte le valutazioni ambientali prima di procedere con l’abbassamento del livello dell’acqua nell’invaso del Muzzone per procedere ai lavori sul ponte Diana”.

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