(Foto credit: Regione Sardegna)

È solo rimandata la norma che consentirà la riapertura controllata del pascolo semi-brado per quegli allevatori che ancora non sono in regola, in una decina di Comuni tra la Barbagia e l’Ogliastra.

La Giunta, che aveva presentato un emendamento all’articolo 2 del Collegato alla Legge di Stabilità per inserire questa modifica, questa mattina durante la seduta del Consiglio regionale lo ha ritirato, ma la norma tornerà all’esame della commissione per poi essere inserita nella prossima variazione di bilancio, che la giunta vorrebbe portare in Aula a settembre, o al massimo in una leggina ad hoc.

Lo ha chiarito l’assessora dell’Agricoltura Valeria Satta, che vuole sgombrare il campo da confusioni: “Intanto l’emendamento nasce proprio da una richiesta degli allevatori – spiega – è stato ritirato non perché rinunciamo a questo tema, ma perché essendo stato definito pochi giorni fa necessitava di confronti ulteriori con la maggioranza e con l’opposizione e così faremo in commissione”.

“Lo scopo dell’emendamento, perfezionato solo quattro giorni fa – precisa l’esponente della Giunta a margine dei lavori del Consiglio -, oltre che recepire una richiesta del ministero è dare la possibilità agli allevatori di regolarizzarsi, vogliono poter lavorare in regola con un pascolo semi-brado che prevede un controllo reale degli animali, cosa che se si è irregolari non esiste”.

Per Satta l’obiettivo della modifica, di cui ora discuterà la commissione, “è stato travisato: nessuno vuole riaprire nulla senza controllo con il rischio che torni il virus della peste suina. Io rivendico e considero giusto riaprire quelle zone rosse”.

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