Non culliamoci sugli allori, i turisti non arrivano così facilmente e con i dati sulla stagione comunque al di sotto delle aspettative e la concorrenza è spietata.

“Non possiamo pensare che la parola magica ‘Sardegna’ trasformi sempre tutto in oro”, lo dice Maria Amelia Lai presidente di Confartigianato Imprese Sardegna che ha stilato un report sui settori turismo ed enogastronomia, sempre legati.

“Dobbiamo renderci conto che è adesso che diviene necessario programmare, promuovere, combattere per rendere sempre più appetibile, e fruibile, la nostra terra”, spiega Lai.

Le imprese artigiane che in Sardegna operano nelle attività economiche a vocazione turistica sono 6.623, pari al 19,4% dell’intero comparto. Queste offrono lavoro a 16.330 dipendenti in settori, oltre a quelli specificamente turistici quali alberghi, ristoranti e alimentari, anche nei trasporti, abbigliamento e calzature e in una ampia gamma di produzioni e servizi come, per esempio, la fotografia, le cornici, la gioielleria e la bigiotteria, la ceramica e il vetro, la lavorazione artistica del marmo, del ferro, del rame e dei metalli, le cure per gli animali domestici, i centri benessere e le palestre.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it