“Vincere e vinceremo”, uno dei motti fascisti per eccellenza riecheggia nell’insenatura di Cala d’Oliva, all’Asinara. Lo griderebbero regolarmente i ragazzi della scuola per immersioni subacquee di Luca Occulto, dell’associazione I Sette Mari.

A denunciarlo un lungo reportage de L’Unità, rimabalzato negli ambienti politici, commentato oggi dal deputato sardo del Pd, Silvio Lai. “È intollerabile che ci siano ancora persone ed organizzazioni che in chiave nostalgica tentano di trasmettere ai nostri giovani quei terribili fasti – attacca Lai -. Ci domandiamo se ne è al corrente il commissario del Parco, insediatosi dopo mesi di vacatio amministrativa accumulata per l’incapacità di governo nazionale e regionale di trovare soluzioni condivise”.

L’Asinara si divide. “Come si fa a non sentirli – racconta Alessandro Masala, gestore dell’unico diving dell’isola, intervistato dall’Unità -, s’addestrano per tutta l’isola imitando i marines. Occulto non vive qui, no. I ragazzi vengono dal continente. Li porta qui a fare questa cosa che lui chiama camp”.

“No, mai sentito niente che abbia a che fare con reminiscenze, ci mancherebbe – spiega invece al quotidiano il maresciallo dei carabinieri Ivan Mariuzzo -. Grida maschiliste sì, del genere Apocalipse now, ma niente di più”.

Luca Occulto, responsabile della scuola di immersione non rilascia dichiarazioni.

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