Prima campanella questa mattina per molti studenti della Sardegna. Dopo i tre mesi di pausa estiva, messi in discussione da proposte nazionali per ridurre le vacanze dei ragazzi, ricomincia l’anno scolastico, anche se il giorno ufficiale di rientro è giovedì.

All’appuntamento con la prima campanella d’ingresso circa 180mila tra allievi della primaria e delle medie, e ragazzi delle superiori.

La scuola sarda non si presenta in perfetta salute a questo nuovo avvio: calo costante degli iscritti, per colpa dei dati record di denatalità, in una regione con percentuali elevate di abbandono, il numero più alto di ripetenti (l’11,4%, contro la media italiana del 6,2%) e le valutazioni più basse nelle prove Invalsi e nelle prove Ocse, test sulle competenze di base in cui la maggior parte dei ragazzi non raggiunge il livello base.

Non va bene nemmeno sul fronte insegnanti: dopo l’immissione in ruolo di 1.556 docenti, sono ancora molte le cattedre scoperte che vedono in attesa l’esercito dei precari.

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