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Anche la vendemmia di quest’anno deve fare i conti con gli effetti dei cambiamenti climatici.

Se nel 2022 la produzione di vino nell’isola aveva affrontato il problema delle gelate, quest’anno sono state siccità e grande caldo a frenare le produzioni.

La raccolta delle uve è iniziata in tutta la regione e secondo un primo rilevamento Coldiretti Sardegna sull’andamento della vendemmia in corso, il calo produttivo si stima attorno al 25-30% su base regionale, dato leggermente superiore a quello stimato da Ismea che parla, per l’isola, di -20% con un passaggio dai 533 mila ettolitri di vino e mosto raccolti nel 2022 ai potenziali 427 mila del 2023.

“Al di là di come si chiuderà l’annata 2023 e di quale sarà, su base regionale il dato produttivo finale, bisogna affrontare in modo decisivo il tema del clima”, sottolineano il presidente e direttore di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu e Luca Saba.

“È necessario mettere in campo un serio dibattito che porti a proposte su larga scala per invertire l’effetto degli eventi avversi che stanno creando sempre più danni al nostro comparto – aggiungono -, nel processo di difesa dalle avversità atmosferiche risulta determinante al contempo l’innovazione tecnologica”.

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