Andrea Biancareddu (Archivio Cagliaripad)

Ha scatenato non poche polemiche l’intervento dell’assessore regionale all’Istruzione Andrea Biancareddu sulla Conferenza della lingua sarda. 

In un passaggio del comunicato stampa, l’esponente della Giunta Solinas si sofferma sul termine “ethnos” che, spiega, “vuol dire popolo in senso lato, non è solo l’essere biondo o nero ma appartenere a una razza, alla nostra cultura, le nostre origini e le nostre usanze, le nostre poesie e le nostre canzoni, la nostra enogastronomia”.

Termine, quello di “razza”, che non è sfuggito ai più che hanno subito tacciato l’assessore Biancareddu di razzismo. 

Tra questi anche la consigliera dell’Alleanza Rosso-Verde Laura Caddeo che ha replicato rivolgendosi al titolare regionale dell’Istruzione: “Più leggo il suo comunicato sulla Conferenza della lingua sarda, meno lo capisco. Anche tralasciando la terribile gaffe sulla ‘razza’ sarda (non voglio credere che Lei possa pensare una cosa simile), in mezzo a tanti altri strafalcioni, non so come interpretare la Sua affermazione sulla lingua come ‘straordinario mezzo di locomozione’. Ma che significa?” chiede scherzosamente Caddeo.

“Grazie al cielo, però, manca poco alla ‘locomozione’ Sua (e di questa maggioranza) dagli uffici della Regione”, conclude la consigliera regionale.

Dello stesso avviso anche Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti: “Lo ha detto davvero? Equiparandola alla cultura, alle canzoni e ai piatti tipici? Io conosco l’assessore Biancareddu e non ho mai pensato e non penso che sia un sostenitore di idee che concepiscono l’umanità ripartita in razze. Anzi, tutt’altro”, ha commentato sulla sua pagina Facebook.

“Credo che si tratti di una parola detta male – aggiunge Agus -. Ma che va corretta subito perché è inaccettabile che in un sito istituzionale ci sia un riferimento così fuori luogo. Le razze umane non esistono, questa è l’unica verità”.

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