La presentazione del presidente della Regione Christian Solinas di una bozza legislativa sullo Statuto autonomo della Sardegna al Festival delle Regioni, tenutosi ieri a Torino alla presenza della premier Giorgia Meloni, non è piaciuta agli esponenti dell’opposizione non foss’altro perché il governatore sardo non ne ha riferito nell’Aula consiliare se non attraverso un comunicato stampa.

Per Laura Caddeo, esponente dell’Alleanza Rosso-Verde, si tratta di “assoluta irritualità e la completa indifferenza del presidente nei confronti di qualsiasi passaggio istituzionale”.

“Questa fantomatica bozza – scrive Caddeo -, forse scarabocchiata su un tovagliolo alla fine di una cena, non è mai stata condivisa o discussa col Consiglio regionale. Ed è molto curioso che un testo che vuole intervenire sullo Statuto speciale, una legge di rango costituzionale, non segua la trafila legislativa prevista. Per anni e anni, maggioranze e minoranze di diverso colore hanno tentato invano di riscrivere lo Statuto: invece bastava ritrovarsi con altri presidenti e buttarne giù uno”.

“Tutto quello che sappiamo – prosegue Caddeo – di questo testo è riassunto nelle poche e striminzite righe del comunicato notturno: una dichiarazione di intenti generica che però toglie la maschera al sardismo di facciata e opportunista del presidente Solinas, buono solo per la campagna elettorale”.

“La specialità della Sardegna – aggiunge l’esponente dell’Alleanza Rosso-Verde – non può essere rispettata e valorizzata da un documento che cerca di riassumere le peculiarità della Valle d’Aosta, della Sicilia, delle Province autonome di Trento e Bolzano e del Friuli-Venezia Giulia: tutti territori con profonde differenze e bisogni radicalmente diversi, ai quali dare risposte con Statuti di autonomia ad hoc. Dubitiamo quindi che questo testo possa tenere nella dovuta considerazione le istanze della nostra isola e le sue specificità, sempre ricordate da Solinas a parole ma mai con la sua azione politica”.

“Pertanto siamo persuasi che, mentre la Sardegna soffre e avrebbe bisogno di un robusto intervento di sostegno da parte della politica, il presidente Solinas stia perseverando in quello che è stato il suo passatempo preferito in questi cinque anni: il bluff sulla pelle dei sardi”, conclude Caddeo.

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