Sono cinque i nomi per il candidato governatore della Sardegna messi sul tavolo romano del centrodestra ieri pomeriggio.

Nessuna decisione presa: i dubbi restano forti. È in sostanza l’esito dell’incontro di maggioranza che si è svolto a Montecitorio e che si aggiornerà la prossima settimana con i leader del centrodestra.

A questo giro, infatti, c’erano Maurizio Gasparri e Francesco Battistoni per Forza Italia, Francesco Lollobrigida e Giovanni Donzelli per Fratelli d’Italia, Roberto Calderoli per la Lega, Maurizio Lupi e Alessandro Colucci per Noi Moderati, Lorenzo Cesa per l’Udc.

I tre partiti maggiori dell’alleanza hanno portato i loro nomi. La candidatura di Christian Solinas è sempre più fragile, la Lega sembrerebbe voler prendersi un po’ di tempo, pur confermando la volontà di puntare sull’uscente.

Ma si sono fatti avanti Fratelli d’Italia, con il solo nome del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, e Forza Italia, che nell’ordine ha proposto Pietro Pittalis, Alessandra Zedda e Settimo Nizzi.

Il nodo resta nell’equilibrio con le altre tre regioni al voto, con un quadro delle candidature pressoché definito sul voto regionale in Abruzzo e Piemonte (confermando gli attuali governatori), mentre sarebbe ancora incerto, oltre a quello sardo anche il quadro in Basilicata.

Se in quest’ultima Regione sarà confermato l’uscente Vito Bardi (Fi) gli azzurri dovranno lasciare il campo a Fdi, che d’altronde è il partito con più peso al momento nella coalizione. Potrebbe essere decisivo il vertice della prossima settimana: a quella riunione dovrebbero partecipare i big dei partiti Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani.

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