(Foto credit: Pierpaolo Scanu)

Sul caso del professore di matematica aggredito ad Arbus il 6 novembre scorso, interviene anche la Flc Cgil della Sardegna Sud occidentale. “Esprimiamo il nostro profondo sconcerto”, scrivono in una nota.

“Al di là delle motivazioni che hanno scatenato la violenta reazione del padre di un alunno minorenne – si legge nel testo -, il gravissimo episodio non è giustificabile da nessun argomento e mette in evidenza il momento buio vissuto dalla scuola italiana in generale e sarda in particolare”.

“Le politiche di tagli continui – continua la sigla sindacale -, mascherate da riforme didattiche o da equilibrate razionalizzazioni, hanno solo determinato un progressivo depauperamento dell’istruzione pubblica e una risposta alle esigenze dei territori che è sempre più inadeguata”.

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