(Foto credit: Ansa)

I sette attivisti di Ultima Generazione, che la scorsa settimana hanno bloccato il traffico in via Roma, a Cagliari, fanno ricorso contro il foglio di via della Questura che impedisce loro di far ritorno in città nei prossimi tre anni.

Tra questi anche Manuela Artizzu e Ivano Peddis, che hanno presentato le loro posizioni in ben due interviste a due quotidiani locali per spiegare la posizione del movimento.

Il giovane attivista ha definito la sua azione, volta a contrastare le politiche inefficaci contro il cambiamento climatico, “a metà tra Gandhi e i pastori sardi”.

Sono questi, dunque, i due modelli ai quali si ispirerebbe Peddis che insieme ai suoi compagni ha deciso di farsi ascoltare una volta per tutte nel bel mezzo del centro cittadino. Obiettivo riuscito.

Ora però, lo stesso Peddis non potrà seguire le lezioni universitarie né sostenere gli esami, dato che non potrà introdursi a Cagliari per i prossimi 36 mesi.

Ma è proprio questo il motivo per cui i giovani vogliono fare ricorso: non è possibile rilasciare un foglio di via, spiega Peddis, a chi sta seguendo un corso di studi. E inoltre, aggiunge, il documento parla di “pericolosità sociale” dei soggetti ma, a ben vedere, gli attivisti sarebbero tutti incensurati.

Il gruppo, fa sapere l’attivista, andrà avanti finché non otterrà giustizia e continuerà a lottare per la propria battaglia.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it