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Ci sono tutti al tavolo del centrodestra convocato questa mattina a Palazzo Tirso, a Cagliari, dalla coordinatrice regionale di Fdi, Antonella Zedda. Presente anche il presidente della Regione Christian Solinas, nonostante le tensioni interne all’area di maggioranza.

“Siamo qui per testimoniare il fatto che abbiamo sollevato una problema di regole, non certo di unità della coalizione – spiega il governatore sardo alla stampa – le regole sono il presidio democratico nell’interesse di tutti, da partito più anziano sentiamo il dovere di rimarcarlo”. Solinas sottolinea anche che “il centrodestra è unito se qualcuno vuole intestarsi la responsabilità di dividerlo non siamo certo noi”.

All’incontro partecipano i coordinatori regionali e altri esponenti dei partiti: per Fdi la senatrice Antonella Zedda con il capogruppo in Consiglio regionale Fausto Piga, per l’Udc Andrea Biancareddu con la capogruppo Alice Aroni, per Fi Ugo Cappellacci con Ivan Piras, per il Grande centro Antonello Peru, Attilio Dedoni, Giovanni Satta e Franco Stara, per i Riformatori Aldo Salaris e Mara Lai, per Idea Sardegna Giovanni Antonio Satta e Roberto Caredda.

Per Biancareddu il vertice è la “dimostrazione di unità, rilancio della coalizione, distensione dei toni”. 

“Vogliamo parlare di programmi – afferma Zedda, coordinatrice di Fdi – con tutti gli alleati e rappresentare un centrodestra più unito che mai, pronto a riprendersi l’onore e l’onere di governare la Sardegna per i prossimi cinque anni. Oggi non si parla di nomi”. 

“La Lega c’è, lavora per l’unità e non si sottrae al dialogo e al confronto con gli alleati – aggiunge il coordinatore regionale Michele Pais – perché come sempre abbiamo ripetuto crediamo che l’unità sia il valore principale da preservare”.

Non manca l’intervento di Antonello Peru, leader del Grande Centro, che si dice soddisfatto per “aver contribuito a trasferire il dialogo in Sardegna”.

Ma sulla scelta di un possibile candidato, nessuno si sbottona. “Prima preservare l’unità della coalizione e poi il programma, solo dopo il nome che verrà dopo il coinvolgimento delle segreterie nazionali”, commenta il coordinatore di FI, Ugo Cappellacci. 

Per Solinas, “si può discutere di nomi, anche se in questo momento non ci appassiona particolarmente, noi abbiamo già portato e rivendicato le ragioni politiche perché ci sia continuità di governo”.

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