Lacrime e continue conferme per la ragazza italo-norvegese principale testimone e presunta vittima dello stupro avvenuto nel luglio del 2019, nella casa di Ciro Grillo a Porto Cervo.
“Mi sono sentita una preda” ha detto la giovane che all’epoca dei fatti era 19enne. A riportare le sue parole e l’andamento dell’udienza tenutasi nel pomeriggio sono stati gli avvocati delle due parti. Durante l’interrogatorio sono state mostrate foto e messaggi, ma non i video del presunto stupro. Le sequenze potrebbero essere recuperate nella giornata di giovedì 14 dicembre.
Per la ragazza è stata la terza volta sul banco dei testimoni a fornire la propria versione dei fatti. Ha risposto alla raffica di domande della legale degli imputati, Antonella Cuccureddu. “Poiché nel racconto della scorsa udienza non aveva specificato alcune cose, ho dovuto fare le stesse domande per poter formulare le contestazioni. Nei processi si ricostruiscono i fatti, e il fatto di cui discutiamo è di violenza sessuale. Non c’è niente di intimo in una violenza sessuale”.
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