Ritorna a nuova vita il chiostro del XV secolo della chiesa e convento di San Domenico a Cagliari. A fine novembre è terminata la seconda fase dei lavori di restauro architettonico e delle superfici decorate che ha interessato sei campate del braccio ovest.

Agendo sulla pietra cantone, in sei mesi le restauratrici della Conservazione e restauro di Roma hanno riportato al vecchio splendore una delle zone più antiche del chiostro. Hanno rimosso i depositi di inquinamenti atmosferici, eliminato stuccature e consolidato la pietra calcarea, soggetta a friabilità, con dei prodotti inorganici.

“Un progetto avviato a maggio e un lavoro per fasi e complesso. Perché le risorse non sono tutte disponibili in questo momento e perché è utile al ragionamento sulla modalità di intervento nel quale sono state sperimentate modalità molto nuove e tecnologie molto avanzate”. Così ha spiegato il lavoro Monica Stochino, segretaria regionale e soprintendente dei beni culturali di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna. “L’intenzione è quella di rendere accessibile il cantiere di restauro, per dare conto dell’attività che stiamo portando avanti”.

Per il recupero complessivo del chiostro è stato stimato un costo di 2 milioni euro già richiesti a Roma. Ma il progetto di restauro della sola ala ovest è stato portato avanti con 240mila euro sulla programmazione ordinaria.

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