“La Resistenza da qualche parte deve iniziare, facciamola iniziare dalla Sardegna”. Così Alessandra Todde, esponente del M5S e candidata alle prossime elezioni regionali per una coalizione larga, si confronta a trecentosessanta gradi in un’intervista rilasciata all’Huffington Post.

Inevitabile la domanda su Renato Soru, che ad oggi resta fuori dal progetto politico di Todde – col supporto della segretaria del PD Elly Schlein e del presidente del M5S Giuseppe Conte. “Non posso decidere io per lui – commenta -, ma Soru deve sapere che se non aiuta a ricomporre il centrosinistra, fa un favore alla destra. Nel centrosinistra, invece, avrebbe un ruolo importante e soprattutto concorrerebbe a cambiare la Sardegna”.

Sono tanti i temi su cui confrontarsi: dalla sanità al lavoro fino alla questione sicurezza nelle carceri. Temi che Todde sta presentando in tutta l’Isola, da nord a sud, durante la sua campagna elettorale.

E a proposito, a chi dedica questa sua discesa in campo? Le viene chiesto. “A mio padre – risponde Todde -, che voleva diventassi ingegnere e io mi sono rimessa a studiare per dargli questa soddisfazione. E a Michela Murgia. Non la conoscevo, ma ho seguito il suo percorso. È una fonte di ispirazione, per la volontà fortissima di cambiare le cose”.

Soltanto due giorni fa è stato pubblicato postumo l’ultimo saggio della scrittrice e attivista sarda, scomparsa prematuramente il 10 agosto 2023, che è già salito al primo posto nella classifica dei libri italiani più venduti.

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