“Su Solinas sono garantista: certo che l’azione giudiziaria in piena campagna elettorale… Non voglio fare commenti. sarà una coincidenza, non lo so”. Il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commenta così ai microfoni di Radio24 l’inchiesta che ha travolto il governatore Christian Solinas e il Psd’Az portando al sequestro di beni e immobili per circa 350mila euro.

Le parole del numero uno di Forza Italia seguono quelle del vice segretario della Lega, Andrea Crippa, che pur avendo scaricato il presidente uscente dalla corsa alle Regionali lo difende sul fronte inchieste. “È successo qualcosa di preoccupante – ha detto Crippa a Repubblica – Un sequestro fatto a poche ore dalla presentazione delle liste, su un’indagine di un anno e mezzo fa, mi impaurisce”.

Intanto il doppio filone d’inchiesta avanza. Nel primo si ricostruisce come Solinas abbia venduto un immobile a Capoterra all’imprenditore Roberto Zedda per 375mila euro. Immobile che secondo l’accusa vale soltanto 72mila euro. La differenza tra i soldi versati e il valore effettivo, cioè 303mila euro, sarebbe considerata una tangente. Solinas avrebbe poi promesso a Zedda un appalto pubblico per circa un milione e mezzo di euro l’anno.

Il secondo filone riguarda invece presunte pressioni per la nomina di Roberto Raimondi a capo dell’Enpi, con la promessa per Solinas di ottenere docenze in un’università telematica romana e in Albania, dove ci srebbe stata per il governatore una laurea ad honorem a Tirana.

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