I fatti di cronaca nascondono altre belle storie da raccontare e magari persone da conoscere: come un’insegnante cagliaritana, Carola Farci, che lavora in una scuola di Is Mirrionis. Si occupa di ambiente ma è stata vittima recentemente di un episodio di teppismo.

Tutto comincia da una semplice richiesta. “Ho chiesto alla madre di uno studente di spostare la macchina, parcheggiata male, perché rischiava di causare incidenti. Ne è derivata una discussione molto accesa a cui sono seguite delle minacce. Poi, giovedì mattina, quando sono uscita da scuola, ho trovato la mia macchina con le ruote, tutt’e quattro, squarciate”.

La docente non vuole spuntare il dito e specifica il suo pensiero: “Ovviamente non è detto che i due fatti siano collegati, probabilmente sono semplicemente entrambi figli dello stesso disagio socio-culturale che impregna alcune zone della nostra città”.

C’è una piccola storia anche dietro la macchina, oggetto delle attenzioni: una vettura particolare, variopinta, quasi un bersaglio mobile. La chiama Polpomobile per i disegni sui fianchi: “Non sono stata sorpresa, né particolarmente affranta. Sono una di quelle persone non particolarmente affezionate all’automobile, che uso solo perché Cagliari non mi permette di utilizzare i mezzi pubblici col mio cane. Se no, ne farei a meno!”.

Carola, in realtà, si sorprende del gesto gratuito: “Incredibile che nel 2024, a Cagliari, una persona subisca un atto vandalico durante lo svolgimento del proprio mestiere e, molto probabilmente, a causa di questo. Il pensiero è dunque, ancora una volta, politico, e riguarda sia Cagliari che il mondo della scuola: da un lato una città sempre più allo sbando, dall’altra una scuola che non dà strumenti e non tutela i propri docenti”.

Ha chiesto alla Preside di poter utilizzare il cortile interno per parcheggiare, “ma ancora non ho ricevuto risposta. E ovviamente sono già andata dai Carabinieri, con cui ho fatto una bella chiacchierata e sto aspettando che mi chiamino per formalizzare la denuncia”. In molti le hanno detto di lasciar perdere, ma lei non è d’accordo “Bisogna denunciare. Sempre. È l’unico modo che abbiamo di tutelare il nostro Stato di Diritto”.

Carola Farci porta con sé una bella storia, oltre anche all’impegno nel mondo della scuola: ha scritto un libro dove parla di sostenibilità e rispetto del territorio. “Credo che la società abbia delle grosse difficoltà a comprendere in che situazione ci stiamo mettendo: la crisi climatica è senza dubbio la più grossa minaccia all’umanità, e dovrebbe essere la prima notizia con cui aprono ogni tg, la prima pagina di tutti i giornali, e l’argomento più dibattuto perfino sui social. Invece non abbiamo neppure un’ora dedicata a questo nelle scuole”.

Il libro nasce da un viaggio di sette mesi a pulire le spiagge d’Europa, tastando con mano “quanto è sporco il Mediterraneo”. L’obiettivo è quello “da un lato di sensibilizzare, dall’altro di raccogliere fondi per nuovi progetti di riforestazione. Tutti i diritti d’autore vengono utilizzati a questo fine”.

Carola ha la sua ricetta per l’attualità. Se per gli atti vandalici è necessario far valere i propri diritti presso le Forze dell’Ordine, per l’ambiente sicuramente parlarne e condividere è il primo modo: “Sono un’insegnante, per cui ovviamente credo molto nell’educazione e nella sensibilizzazione. Poi credo che arrabbiarsi, e farlo davvero, sia fondamentale anche per dare alla politica la spinta e il fervore necessari per uscire da questo impasse”.

Da febbraio si dedicherà direttamente all’ambiente. Approfittando della campagna elettorale per le Regionali, lancia il messaggio per la Sardegna: ”Aree Marine Protette per tutti. Corridoi verdi per la tutela della biodiversità. Offshore per l’energia eolica. Va realizzato bene, però, seguendo i dettami delle associazioni ambientaliste che se ne occupano ormai da anni. Altrimenti si rischia di regalare un altro disastro al nostro prezioso mare”.

Nicola Montisci

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it