Un’altra udienza sofferta per la studentessa italo-norvegese che accusa Ciro Grillo e tre suoi amici di averla violentata la notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 nella villetta di Porto Cervo della famiglia Grillo.

Un’audizione ancora protetta, con la presunta vittima separata dagli avvocati da un drappo nero. Le domande del difensore di Capitta, Mariano Mameli, hanno messo a dura prova la teste. Che avrebbe risposto con diversi “non ricordo” e qualche contraddizione. Anche in questa occasioni, la ragazza è stata colta da crolli emotivi.

Le prossime udienze sono state fissate per il 7 e l’8 marzo, quando verranno sentiti la sorella della studentessa, una sua amica norvegese e il padre dell’altra presunta vittima.

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