(Foto credit: Lega Serie A)

Il Cagliari la riacciuffa come al solito nei minuti di recupero: col Napoli finisce per 1-1. Luvumbo al ’97 risponde alla rete di Osimhen, facendo esplodere la Unipol Domus.

Poteva essere una nuova disfatta e sarebbe stato un peccato. Perché Ranieri aveva istruito i suoi ad una partita diligente, senza troppi fronzoli. Nel tentativo di sbagliare il meno possibile e anestetizzare il valore del Napoli.

Un solo errore è bastato per mandare all’aria un intero castello. Una sanguinosa palla persa da Augello ha dato via libera al vantaggio azzurro. Facendo riapparire i fantasmi. Su una squadra che si vede punita sempre nel momento in cui si impegna con maggiore fiducia.

Ma la magia del Cagliari non è svanita. E così nel recupero ecco l’ennesima rimonta, come se i minuti finali fossero quelli più consoni. E il punto che arriva in classifica è d’oro: permette di raggiungere Verona e Sassuolo e di riaprire i giochi.

La Partita.

I rossoblù appaiono subito ben attenti e aggrediscono bene i partenopei. La prima occasione arriva al 17′, il colpo di testa di Jankto è fuori misura. È molto bravo Scuffet a respingere per due volte le velleità di Raspadori. Al 32′ la gara si sblocca: punizione di Jankto dalla sinistra, Rrhamani devia di testa e batte Meret. Il Var però richiama Pairetto e annulla: Lapadula era in posizione di offside nell’azione.

La ripresa ricomincia nello stesso modo in cui si è sviluppato il primo tempo. Però al primo errore, il Napoli punisce: al 65′ Augello perde una palla sanguinosa, Raspadori invita e Osimhen segna l’1-0. Poco dopo il nigeriano potrebbe raddoppiare ma riesce a colpire per due volte il palo a porta vuota, prima che il guardalinee segnali il fuorigioco. Al 90′ Politano si divora il raddoppio in contropiede, Scuffet frena invece Simeone. Al 97′ esplode la gioia dei tifosi rossoblù: lancio in area, Luvumbo stoppa benissimo e supera Meret in uscita per l’1-1.

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