Dopo una nottata di festeggiamenti, Alessandra Todde ha tenuto la sua prima conferenza stampa a Cagliari da neoeletta presidente della Regione Sardegna. “Sono felice e emozionata di essere qua, la prima cosa che voglio fare è ringraziare voi che siete stati sedici ore in sala stampa ad aspettare questo testa a testa lungo e faticoso”.

“Sono orgogliosa di essere la prima donna presidente della Sardegna, dopo settantacinque anni siamo riusciti a rompere questo tetto di cristallo e avere un ruolo che nessuna di noi era riuscita ad avere. È stato importantissimo il ruolo delle donne nella squadra, che hanno fatto un lavoro incredibile e soprattutto vorrei ringraziare le donne che sono andate a votare che hanno fatto la differenza”.

“Oggi – continua Todde – si deve iniziare a lavorare per la Sardegna, rendere pratico il nostro programma elettorale, sulla sanità, l’assalto eolico che stiamo subendo, i trasporti e i giovani che emigrano”.

“Vogliamo una Sardegna nuova, pulita e moderna, affinché Isola rinasca e cambi faccia”, continua la nuova presidente della Regione Sardegna. “La Sardegna, come si è detto più volte, non è un laboratorio, perché i sardi non sono delle cavie. Sono molto contenta che Conte e Schlein abbiamo lavorato insieme, così come ho fatto quando ero al governo”.

Le priorità per Todde ora sono cambiare la legge 1 del 1977, frenare la speculazione energetica, e lavorare sulla legge elettorale. Poi il capitolo sugli emigrati sardi: “È importante creare delle connessioni con chi vive all’estero. Sono i depositari della nostra cultura. Dobbiamo lavorare sulla continuità anche per loro”.

Tanti progetti anche per la città di Cagliari: “Lo stadio deve essere un’opera che riqualifichi anche il quartiere. Se no non ha molto senso. È importante che si ristabilisca la dignità di vivere, come per chi in carrozzella non trova nemmeno un marciapiede dove poter passeggiare in sicurezza”.

Non mancano gli affondi agli avversari: “Meloni e Salvini sono venuti a farsi una passeggiata di salute, e pure con arroganza, una cosa che io non tollero assolutamente, e anche i sardi dopo un po’ di stufano. Questo è il risultato”.

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