Il nuovo corso della Regione Sardegna partirà dalla sua riorganizzazione: questa sarà la prima riforma della futura giunta guidata da Alessandra Todde.

“Dobbiamo dotarci di strumenti che ci consentano di poter governare la Regione, che rimodellino la struttura degli assessorati e il rapporto con gli enti locali” ha spiegato in diverse occasioni. Le ha fatto eco Piero Comandini: “Cambiarla dovrà essere una priorità dei primi 100 giorni di governo. In modo da rendere la macchina regionale più snella, più accessibile ai cittadini. Da qui bisogna partire per tutto il resto”.

Per Todde e i suoi assessori significherebbe mettere mano alla legge regionale n.1 del 1977. Disciplina l’organizzazione amministrativa della Regione sarda, le competenze della Giunta, della presidenza e degli assessorati.

Una misura promessa sia da Francesco Pigliaru che da Christian Solinas, ma che poi non si è mai concretizzata. Questa sembra essere la volta buona.

“La mia Giunta si distinguerà per competenze e capacità, perché noi vogliamo essere efficaci. L’abbiamo promesso ai nostri elettori che si aspettano un cambiamento profondo” ha dichiarato la neo presidente.

Al fianco di questa riforma, previste anche azioni per riorganizzare della medicina territoriale, mettere un freno all’invasione eolica ed evitare il deposito di scorie nucleari nell’isola.

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