Si allarga la lista dei nomi di politici e vip spiati attraverso il database delle segnalazioni di operazioni sospette. Vicenda su cui sta indagando la Procura di Perugia.

Sono circa 15 gli iscritti nel registro degli indagati, compresi il tenente della Guardia di finanza, Pasquale Striano, presunto responsabile di centinaia di accessi abusivi, e Antonio Laudati, già sostituto alla Procura Nazionale Antimafia.

Il caso è finito nel mirino delle commissioni parlamentari d’inchiesta e del Consiglio superiore della magistratura. Gli stessi procuratori di Perugia, Raffaele Cantone, e dell’Antimafia, Giovanni Melillo, hanno chiesto di essere sentiti dal Comitato di presidenza del Csm, dal presidente della Commissione antimafia e da quello del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.

Fatti che scuotono inevitabilmente la politica. A farsi sentire, in particolare, la Lega, secondo cui sarebbero stati spiati i dati di cittadini di centrodestra e politici e persone vicine al Carroccio. Per questo il partito chiede al Copasir di approfondire la questione “in dettaglio fino alla completa chiarezza sui fatti, a partire dalle audizioni dei vertici presenti e passati della Guardia di Finanza e dell’Antimafia. Siamo di fronte a un attacco alla Repubblica e alla democrazia”. Per il il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri si tratta di “uno scandalo degno di una bicamerale” e chiede un’immediata ispezione alla Procura Nazionale Antimafia.

Tra gli spiati, ci sarebbe anche la ministra cagliaritana Marina Elvira Calderone, e con lei “colleghi” Guido Crosetto, Francesco Lollobrigida, Gilberto Pichetto Fratin, Adolfo Urso e Giuseppe Valditara. A questi si aggiungono i sottosegretari Andrea Delmastro e Giovanbattista Fazzolari. Ci sono poi il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, il vicepresidente della Camera, FdI, Fabio Rampelli, e l’eurodeputato dello stesso partito, Nicola Procaccini, il senatore Claudio Borghi della Lega, componente del Copasir, l’europarlamentare del carroccio Susanna Ceccardi, il commissario dello stesso partito in Sicilia Claudio Durigon e l’ex capo dipartimento del ministero dell’Istruzione, Giovanna Boda. Ma anche Marta Fascina, parlamentare di FI e ultima compagna di Silvio Berlusconi, e Olivia Paladino, compagna di Giuseppe Conte.

Non solo. Ci sarebbe anche Matteo Renzi tra coloro sui quali sono stati fatte le ricerche, così come Marco Carrai. Si aggiungono poi i nomi di Irene Pivetti, Claudio Velardi, Francesca Verdini, compagna di Matteo Salvini e figlia dell’ex senatore, e il fratello Tommaso Verdini, Michele Vietti, Lorenzo Cesa e Domenico Arcuri. Accessi abusivi contestati pure in relazione al presidente di Confindustria Carlo Bonomi, a Francesco Gaetano Caltagirone, Vittorio Colao e Letizia Moratti, all’armatore Vincenzo Onorato.

Ma tra i nomi spiati ci sono anche personalità estranee al mondo della politica, come Fedez o, nel 2021, l’allora presidente della Juventus Andrea Agnelli, l’allenatore Massimiliano Allegri e il calciatore Cristiano Ronaldo, oltre al presidente della Figc Giuseppe Gravina. A Striano è contestato poi un accesso abusivo alla banca dati Serpico riguardante la Curia generalizia dei frati minori conventuali e dell’associazione culturale sportiva Ippocampo come anche al sistema Infocamere per diverse società.

Nell’elenco si trovano anche i nomi di Fabrizio Centofanti, già coinvolto nell’inchiesta sull’ex consigliere del Csm Luca Palamara, e l’avvocato Piero Amara. E anche Cecilia Marogna, la manager cagliaritana coinvolta nel caso Becciu.

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