In seguito all’allarme lanciato dei sindacati per l’imminente chiusura di numerosi uffici postali in Sardegna, Poste Italiane conferma l’attenzione riservata al territorio, attraverso la capillarità della propria rete composta da 441 uffici postali e da 21 centri e presìdi di distribuzione della corrispondenza e dei pacchi, distribuiti nelle cinque province dell’isola.

“L’impegno aziendale  si legge in una nota -, soprattutto nei centri con meno di 15000 abitanti, è dimostrato concretamente dall’attuazione del progetto Polis – Casa dei Servizi Digitali, per rendere semplice e veloce l’accesso dei servizi della pubblica amministrazione”.

“In Sardegna – continua la nota – il progetto Polis ha già previsto l’ammodernamento e la ristrutturazione completa di 50 uffici postali con particolare attenzione alla sostenibilità e per rendere gli uffici più accoglienti e funzionali: in 41 sedi gli interventi di ristrutturazione sono già stati portati a termine e 9 i cantieri aperti. Per il 2024 sono stati già pianificati interventi per ulteriori 120 uffici postali sardi”.

“Il progetto – conclude la nota – prevede l’erogazione allo sportello degli uffici postali di alcuni documenti della pubblica amministrazione; al momento sono 338 gli uffici postali in cui è possibile ottenere tre servizi Inps: il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello Obis M, che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico”.

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