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“È stata una bella chiacchierata, ci siamo trattenuti anche a lungo perché poi abbiamo sviscerato diverse questioni. Siamo a disposizione per fare la nostra parte per dare il miglior contributo in termini di qualità, di donne e di uomini, per il futuro della Sardegna”. Queste le parole di Massimo Zedda, presidente dei Progressisti al termine del lungo incontro con la presidente regionale in pectore, Alessandra Todde, che in queste ore sta stringendo con le interlocuzioni con le forze politiche per la formazione della giunta.

Per la proclamazione degli eletti bisognerà attendere la prossima settimana.

La delegazione dei Progressisti è composta, oltre che da Zedda, anche dagli uscenti consiglieri regionali, il capogruppo Francesco Agus e Gianfranco Satta. “Abbiamo dato disponibilità in relazione alle esigenze e alle questioni che la presidente porrà – risponde alla stampa Zedda -, non solo a noi ma alle altre forze politiche, per esprimere il meglio, dal punto di vista qualitativo, amministrativo e delle competenze politiche per il futuro governo della Regione”.

Forti dell’esperienza di cinque anni all’opposizione, insieme ai Cinque Stelle, l’incontro è arrivato fino “nei dettagli delle regole, dei regolamenti, delle questioni che possono essere immediatamente elementi di discussione – ha spiegato Zedda -, come i 3,6 miliardi di risorse che giacciono nelle casse della Regione, bisogna stare attentissimi perché è verosimile che ci siano risorse europee, con la spada di Damocle della scadenza del 2026 e il rischio di restituzione”.

“Essendo stati tutti e tre in Consiglio, e avendo visto le difficoltà e i disastri del centrodestra – ha aggiunto Zedda – ci siamo permessi di dare alcuni suggerimenti su alcune questioni di fondamentale importanza per la Sardegna”.

Dopo i Progressisti, Todde proseguirà con il Psi e Sardi in Europa e quindi risentirà il Pd e M5s.

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