“La prima mossa della neo governatrice della Sardegna Alessandra Todde ci lascia allibiti e preoccupati” dichiara il segretario regionale della Ugl Salute, Lino Marrocu.

Il riferimento è allo stop voluto dalla nuova presidente regionale alla realizzazione di quattro nuovi ospedali.

Nei giorni scorsi, infatti, è arrivata una comunicazione della direzione regionale della Sanità che invita le aziende sanitarie a non procedere nel percorso di realizzazione dei nuovi presidi ospedalieri da realizzare a Cagliari, Sassari, Alghero e nel Sulcis-Iglesiente. Di fatto, quindi, viene sospesa l’attuazione della delibera della giunta Solinas, che prevedeva lo studio di fattibilità per un piano di spesa stimato in circa due miliardi di euro e con 800 milioni in cassa.

“Il progetto – dice Marrocu – fondava le sue radici nella proposta che fu avanzata anni addietro dal presidente Soru, quando assessore alla Sanità era Nerina Dirindin, e che era stata rilanciata dalla giunta uscente. Così la Sardegna rischia di fare un pesante passo indietro perdendo la possibilità di avere strutture che innalzino la qualità e la quantità dell’assistenza richiesta dai cittadini”.

“Ci preme segnalare alla governatrice Todde – continua il sindacalista  le difficoltà in cui professionisti continuano a prestare la loro preziosa opera come, ad esempio, nell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, una struttura con padiglioni fatiscenti, obsoleta e con gravissime criticità. Chiediamo ad alta voce che ai cittadini della Sardegna possa essere garantita un’assistenza qualità, erogata in tempi giusti”. “Farsi trascinare da pregiudizi ideologici, boccando iniziative come quella della costruzione dei quattro nuovi ospedali, non aiuterà certo la nostra amata regione a crescere” conclude Marrocu.

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