Sono oltre 130 mila gli Agnelli Igp di Sardegna che per questa festività finiranno sulle tavole degli Italiani.
La maggior parte dei capi sono andati a coprire i mercati del centro e nord Italia dove si registra una richiesta crescente. Come da tradizione la base della portata principale di Pasqua sarà di carni tenere con un’attenzione crescente da parte dei consumatori alla qualità e provenienza del prodotto.
Lo comunica il Contas, Consorzio di tutela dell’Agnello di Sardegna Igp impegnato da sempre a garantire al consumatore finale il rispetto del disciplinare di produzione degli agnelli Igp che rappresentano la chiave dell’economia agropastorale. “A questo proposito – spiega Battista Cualbu, presidente del Contas – è stata intensificata la nostra collaborazione con le autorità competenti per le attività di controllo su tutto il territorio nazionale: durante il periodo pasquale le frodi aumentano in maniera esponenziale ed è compito del Contas evitare che se ne verifichino ai danni del consumatore e dell’intera filiera”.
“In questi anni – ha aggiunto Cualbu – abbiamo notato sempre una maggiore attenzione dei consumatori riguardo la provenienza e i metodi di allevamento: assistiamo a un crescente dibattito e una crescente sensibilità riguardo metodi di allevamento, e all’impatto che hanno sulla salute del pianeta. Non possiamo che essere contenti di questa attenzione perché sempre più consumatori controllano il marchio, si informano su quello che rappresenta, e quindi si sentono garantiti rispetto al fatto che gli allevamenti ovini in Sardegna sono estensivi, non sono omologati perché ogni pascolo ha caratteristiche differenti che donano alla carne caratteristiche uniche. Ogni agnello presente sui banchi delle macellerie in questi giorni ha quindi una storia a se”.
Un riscontro che arriva anche dalle pagine social della pagina Contas, dove le interazioni crescono e raccontano di una attenzione sempre più giovane: il 30% dei follower ha meno di 40 anni. L’attenzione alla storia del prodotto, la ricerca di una narrazione il più possibile breve (pastore, macellatore, banco della macelleria), rassicura il consumatore finale che sempre di più si cimenta in ricette innovative, sotto i consigli della nuova generazione di chef, impegnati a diffondere tecniche e modalità di cottura attraverso pagine social con migliaia di seguaci.
“Un ottimo riscontro si è avuto anche nelle campagne, dove i produttori hanno potuto vendere a prezzi veramente remunerativi i propri agnelli. Le ultime settimane di pioggia hanno favorito i pascoli e quindi la crescita dei capi – dice Alessandro Mazzette, direttore del Contas – ma il prezzo come sempre lo fa la richiesta e la quantità disponibile sul mercato, quindi non possiamo che ritenere questa Pasqua 2024 positivamente. Ottime risposte stanno arrivando anche da mercati lontani: le recenti fiere in Oriente a cui abbiamo partecipato, ci rassicurano sul fatto che le produzioni possono spuntare buoni prezzi anche fuori dai periodi canonici del consumo in area mediterranea: la destagionalizzazione delle produzioni arriva grazie alla necessità di coprire fette di mercati lontani dai nostri, che stiamo studiando e conoscendo”.
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