Precari e “pesantemente discriminati”. La Flc Cgil si schiera accanto ai docenti sardi costretti a sostenere le prove orali del concorso per la stabilizzazione in altre regioni, come Campania, Basilicata e Marche. I sindacalisti si appellano al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, affinché “rimuova l’oggettivo svantaggio che potrebbe comportare l’impossibilità di sostenere la prova”.

Un appello anche alla presidente della Regione, Alessandra Todde, “affinchè promuovano azioni utili nella stessa direzione”. I collegamenti dalla Sardegna verso le altre regioni “sono assai limitati, disagevoli e assai costosi” dice la segretaria regionale Flc Cgil, Emanuela Valurta.

Flc Cgil denuncia come il bando concorsuale del ministero dell’Istruzione ha previsto l’accorpamento delle sedi di svolgimento delle prove in base a criteri esclusivamente numerici, “senza tenere minimamente in considerazione le specificità dell’isola”. Anzi, “penalizzando gli aspiranti docenti sardi rispetto ai colleghi oltre Tirreno”.

Dal sindacato arriva quindi la richiesta urgente di un intervento del ministro, “per risolvere una situazione paradossale che colpisce numerosi precari”.

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