(Foto credit: Elly Schlein Facebook Page)

Continua la polemica sulla scelta della segretaria del PD, Elly Schlein, di utilizzare il volto di Enrico Berlinguer sulla nuova tessera elettorale del gruppo dem per il lancio social della campagna 2024.

La numero uno di via Nazareno invoca lo storico leader del PCI con le sue ultime parole: “Casa per casa, strada per strada”. Un omaggio a 40 anni dalla morte di Enrico Berlinguer.

Non tutti, però, hanno apprezzato l’iniziativa. In primis, il segretario regionale del PCI in Liguria, Matteo Bellegoni, che ha dichiarato: “Enrico Berlinguer, come se già non l’avesse fatto in questi anni, probabilmente si starà ‘rivoltando’ nella tomba, ancora una volta strumentalizzato da chi, come il Partito Democratico, pur non avendo niente a che vedere con la sua figura e la sua statura morale, ha avuto il coraggio di menzionarlo nella sua nuova tessera del 2024”. Per l’esponente del Partito Comunista ligure “niente della storia e della ‘questione morale’ di Enrico collima con la continua deriva politica del comitato d’affari che è il Partito Democratico tra Job Acts, smantellamento dell’articolo 18, privatizzazioni, tagli ad istruzione e santità, attentati alla Costituzione…”.

Sulla stessa linea anche Pierluigi Castagnetti, ultimo segretario del Partito popolare italiano e fondatore del PD, che in una recente intervista ha affermato: “Non metto in dubbio la forza del pensiero e il profilo di Berlinguer. Ma il PD non è prosecuzione del PCI. Siamo altra cosa e non possiamo accettarlo”, per poi aggiunger: “Se Elly Schlein vuole un partito che sia una versione aggiornata del PCI tanti saluti. Noi non ci siamo. È una scelta, ma si abbia il coraggio di dirlo”.

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