I sardi si spendono complessivamente 88 milioni di euro all’anno per farsi predire il futuruo da maghi, veggenti e cartomanti.

I dati sono del report pubblicato dall’Ong Osservatorio Antiplagio fondato da Giovanni Panunzio. L’Isola si piazza così al 15esimo posto per la spesa pro capite e per il numero degli operatori dell’occulto.

Tra le richieste, spiegano dall’Osservatorio, non c’è soltanto quella di predire il futuro ma anche chiedere soluzioni a sofferenze d’amore, problemi familiari e di salute, conflitti lavorativi o drammi esistenziali. Precisamente, si legge nel report: 8 milioni di euro li spendono direttamente negli studi dei maghi e oltre 80 nei consulti online o telefonici.

Secondo i dati analizzati dall’Osservatorio, nel 98% dei casi i soldi vengono incassati in nero da maghi e cartomanti.

In Sardegna sono ben 165.000 i clienti degli operatori dell’occulto: di questi ultimi, 200 ricevono le persone in studio e 2.000 operano a distanza da tutta Italia. La spesa media di ogni sardo coinvolto è di circa 500 euro all’anno.

Ma c’è un altro dato preoccuante. “Anche in Sardegna – aggiungono dall’Osservatorio – purtroppo la dipendenza dagli occultisti va a braccetto con altri devastanti fenomeni. I sardi dipendenti dalle pratiche magiche e dalla superstizione lo sono pure, per loro stessa ammissione, da alcolici (31%), allucinogeni (15%), ludopatie (42%), pornografia online (30%), social (65%)”.

“Uno spaccato che dovrebbe far seriamente e con urgenza riflettere i nostri governanti – conclude Giovanni Panunzio – affinché si adottino concretamente tutele nei confronti dei più deboli e invisibili che cadono nelle subdole reti degli occultisti”.

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