Carceri sarde sotto assedio, ancora violenza e danneggiamenti all’interno degli istituti penitenziari isolani.

A denunciare l’accaduto è il Segretario Nazionale del Sindacato Con.Si.Pe. Roberto Melis.

“I penitenziari sardi sono una polveriera pronta a esplodere da un momento all’altro. La situazione oramai è insostenibile i poliziotti si sentono abbandonati, le figure quelle che dovrebbero tutelarli e proteggerli ancora latitano. Mancano ancora comandanti e direttori titolari in diversi istituti. Quotidianamente ci chiediamo cosa sta aspettando l’Amministrazione Penitenziaria a prendere dei seri provvedimenti per le strutture penitenziarie Sarde, dove oltre ai vertici è cronica anche la carenza di personale, in particolare proprio per quelle c.d. più grosse e burrascose come Sassari, Cagliari, Nuoro e Oristano. Gli angeli in divisa hanno bisogno di supporto, e questo in primis lo devono garantire i vertici, i quali invece di stare chiusi in un ufficio si devono unire a loro sostegno e coordinamento durante gli eventi critici”.

Il sindacato è pronto a portare in piazza sit-in pacifici dinanzi agli istituti di Sassari e Uta.

“Auspichiamk che al nostro fianco vi sia una larga presenza di poliziotti, indipendentemente dalla sede di appartenenza o dalla sigla sindacale a cui aderiscono. Il Corpo di polizia Penitenziaria è uno, i suoi uomini e le sue donne vanno difesi e tutelati sempre e comunque. Noi come sindacato non mancheremo mai al fianco dei Poliziotti Penitenziari, ma vorremmo che assieme a Noi la stessa presenza e vicinanza la manifestassero anche la politica, l’amministrazione Centrale, quella Regionale e le Direzioni tutte”.

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