(Foto credit: Ansa)

“A Bruxelles vogliamo dire che c’è da avere un’attenzione particolare e su misura per chi vive nelle isole, per esempio dobbiamo spiegare qual è la situazione che i sardi si trovano ad affrontare ogni volta che si devono spostare verso il continente”. Queste le parole della segretaria PD, Elly Schlein, alla stampa presente all’aeroporto di Elmas prima dell’inizio del suo tour elettorale nell’Isola in vista delle europee e comunali dell’8 e 9 giugno prossimi.

La segretaria fa sapere di voler portare con maggiore forza i temi dell’insularità in Europa: “Ieri – ha commentato – in Senato abbiamo presentato emendamenti che vanno esattamente in questa direzione, quella di rafforzare il fondo per gli svantaggi dell’insularità. Ma la nostra idea è quella di rafforzare in Europa l’attenzione su questi temi”.

Per quanto riguarda la transizione energetica e la speculazione degli impianti eolici – altro importante tema per la Sardegna – Schlein sottolinea che “serve la programmazione regionale che è mancata in questi anni da parte del governo regionale di centrodestra e che da subito la nuova giunta regionale guidata da Alessandra Todde vuole affrontare, non certo per frenare uno sviluppo, ma per decidere insieme il dove e il quando, con criterio e programmazione regionale e avendo cura che i benefici di questa conversione ecologica ed energetica siano trasferiti presso le comunità locali”.

Sul lavoro, la segretaria dem commenta: “Stiamo raccogliendo le firme anche in Sardegna per il salario minimo: l’Italia è l’unico paese europeo dove dal 1990 i salari reali non solo non sono cresciuti, ma sono addirittura diminuiti”. La prima tappa in Sardegna sarà nei locali della Portovesme srl per un incontro con le Rsu aziendali sulla crisi dell’industria del Sulcis. “Il nostro è il Paese che ne ha più bisogno degli altri, ed è uno dei cinque che ancora non lo ha – ha aggiunto Schlein -: va rafforzata la contrattazione collettiva, vanno spazzati via i contratti pirata che producono precarietà, ma serve una soglia sotto la quale per legge non possa scendere neanche il contratto collettivo. La soglia sono i nove euro all’ora perché sotto non è lavoro, è sfruttamento e non può essere legale”.

Iscriviti e seguici sul canale WhatsApp

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it