Era il 10 ottobre del 1969 quando “In the Court of the Crimson King” dei King Crimson arrivò nei negozi e colse tutti di sorpresa. Praticamente da subito venne canonizzato come il primo disco di rock progressivo della storia, soprattutto grazie anche alla sconvolgente “21st century schizoid man”,  autentico manifesto di un nuovo genere musicale che, covato nelle sperimentazioni,tra gli altri, dei Beatles, dei Moody Blues, dei Procol Harum della fine degli anni Sessanta, vive un’ineguagliata epoca d’oro fino alle prima metà degli anni Settanta per poi morire e risorgere più volte sotto varie forme nel corso degli ultimi cinque decenni.

Dopo la Gran Bretagna, sarà l’Italia dei primi anni Settanta ad affermarsi come seconda patria del prog, grazie a un’ondata di band e musicisti ricchi di idee e creatività, capaci di farsi conoscere e apprezzare non solo in ambito europeo ma da una platea mondiale. A 50 anni dal giorno X, la ricerca musicale dei pionieri di quell’epoca eroica non si è ancora interrotta ed è ancora capace di ammaliare uno zoccolo duro di appassionati nel quale confluiscono non solo i reduci dei leggendari festival Pop italiani, ma anche giovani affamati di musica libera e immaginifica, non predigerita dalle mode del momento.

I SUONI E I COLORI. Sono così 50 gli anni di storia del prog rock e salgono quest’anno a 12 le edizioni del festival In Progress…One, unica roccaforte sarda del progressive, sempre più conosciuto a livello nazionale e capace di attirare ogni anno nomi prestigiosi tra vecchia guardia e nuove leve. In programma a Sestu, negli spazi di Villa Ofelia (via Parrocchia 88), il festival proporrà dal 3 al 7 settembre 2019 cinque serate di grande musica grazie all’organizzazione dell’associazione Mediteuropa e al sostegno di Assessorato regionale della Cultura, Conservatorio “Pierluigi da Palestrina” di Cagliari e Comune di Sestu.

Quest’anno il tema è “I suoni e i colori” e il cartellone propone, come headliner delle serate principali, il leggendario Banco del Mutuo Soccorso, la nuova incarnazione degli Area voluta da Patrizio Fariselli e i torinesi Arti&Mestieri, due dei nomi di punta della storica Cramps Records, la Paolo Ricca Band con il super ospite David Cross, ex violinista dei King Crimson. Insieme a loro, band e musicisti emergenti della scena sarda e italiana e l’esibizione di una selezione dei giovani talenti del Conservatorio “Pierluigi da Palestrina” di Cagliari. Il programma è completato da conferenze, seminari e due esposizioni artistiche.

PREVENDITA E ABBONAMENTI. Anche nell’edizione numero 12, saranno 11 i concerti proposti nei 5 giorni della manifestazione. I biglietti per le singole serate saranno disponibili in prevendita nel circuito Box Office Sardegna e online sul sito www.boxofficesardegna.it dal prossimo lunedì 12 agosto.

L’abbonamento per tutti i concerti del festival costa 30 euro (più diritti di prevendita), mentre invece, per le giornate dal 3 al 5 settembre, l’ingresso singolo costa 5 euro (più eventuali dir.prev.) e per le due serate conclusive del 6 e 7 settembre, invece, salirà a 10 euro (più eventuali dir.prev.).

IL PROGRAMMA

3 SETTEMBRE. IN PROGRESS…ONE parte mercoledì 3 settembre alle ore 18, con l’apertura di due mostre ospitati nei locali di Villa Ofelia. La prima si intitola “Urbano interiore”, personale dell’artista Cristina Papanikas, la seconda “RiCre-Azione”, curata da Luisa Loi, presenta oggetti realizzati con una peculiare tecnica che ricicla la carta luce dei volantini pubblicitari.

Alle ore 21 inizia la musica nel piazzale di Casa Ofelia. Il primo artista a esibirsi nella nuova edizione del festival sarà Marco Lais. Chitarrista, cantautore, compositore ormai da 20 anni sulla scena, collabora in progetti musicali che spaziano in diversi stili e arti,soffermandosi spesso nella rivisitazione di danze folk della Sardegna. A Sestu propone “crudo”, un viaggio musicale dal rock al folk, dal swing al blues, con un occhio di riguardo alle sonorità tipiche della Sardegna.

Alle 22 sul palco saliranno gli allievi del corso di Composizione Pop Rock tenuta dal professor Emilio Capalbo al Conservatorio di Musica “Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, per un evento speciale intitolato: “Giovani compositori incontrano il Progressive”: 11 pezzi ispirati al prog, composti dagli studenti di Composizione, verranno proposti al pubblico da un ensemble di 12 musicisti.

4 SETTEMBRE. Per la giornata di giovedì 4 settembre, i concerti in programma sono due.

Alle 21, sul palco Il Bacio di Kaifa presenterà “La ballata del carcere di Reading”. Matteo Logliscin (voce recitante), Michele Marescutti (Batteria, sintetizzatori, drum machine), Nicola Marras (basso) e Marco Meloni (chitarra, soundscapes) presentano un progetto – ispirato alla tormentata opera scritta in carcere dallo scrittore e poeta inglese Oscar Wilde – che mette al centro l’improvvisazione strumentale e la teatralità per creare una ideale colonna sonora.

Alle ore 22, invece, spazio ai veterani cagliaritani Machina Amniotica. Nati nel 1993 dal sodalizio artistico di Roberto Belli, Arnaldo Pontis, Marco Rocca e Paola Cireddu, la Machina unisce poesia, musica, rumore e immagini attraverso performance che presentano brani originali, cover rielaborate, videoproiezioni (spezzoni di film e inediti) e un marchio sonoro immediatamente riconoscibile.

5 SETTEMBRE. Sono ugualmente due i concerti in programma venerdì 5 settembre. La serata verrà aperta alle 19, nel salone di Villa Ofelia, dal seminario dello studioso Alessio Ninu, dedicato alla “Storia dei significati e dei significanti nella grafica discografica”.

Alle ore 21, poi, saliranno sul palco di Sestu i Dispositivo speciale d’Ascolto. Milanesi, nati nel 2002 dalle ceneri di un progetto precedente, Marco Marchi (basso), Giuseppe Grossi (voce e chitarra ritmica), Joselito Carboni (chitarra solista e seconda voce) e Massimo Butera (batteria) hanno all’attivo un album uscito nel 2014. Nei loro live, ai quali spesso si uniscono voci recitanti o musicisti amici, propongono il loro rock psichedelico con influenze progressive, corredato di immagini e elementi scenografici.

Alle 22, un piccolo evento esclusivo di IN PROGRESS…ONE 2019: suonerà infatti la Paolo Ricca Band, accompagnata da un ospite d’eccezione, l’ex King Crimson David Cross. Fondata nel 2006 dal pianista, tastierista e compositore Paolo Ricca, ha all’attivo tre album di jazz rock con spiccate influenze settantiane: l’ultimo, “Mumble”, è uscito nel 2018. Al quartetto formato da Ricca, Diego Mascherpa al clarinetto , Maurizio Plancher alla batteria e Andrea Manzo al basso, si unirà il violinista David Cross, noto soprattutto per essere stato membro dei King Crimson nel periodo centrale degli anni 70 (da “Larks’ Tongues in Aspic” a “Red”), già apparso sul palco di Sestu nelle precedenti edizioni.

6 SETTEMBRE. Il programma di sabato 6 settembre si apre alle ore 19, con la presentazione del libro “Manuale di armonia pop-rock” da parte degli autori Emilio Capalbo, docente di composizione del Conservatorio di Cagliari, e Maurizio Marzo, chitarrista e docente di musica. Edito dalle Edizioni Kappabit, il testo si propone di rendere accessibile un argomento ostico come quello dell’armonia musicale, anche grazie al ricco corredo di contenuti multimediali accessibili grazie ai codici QR presenti tra le pagine.

La musica torna protagonista alle ore 21, con il duo composto da Massimo Ferra (chitarrista e docente di chitarra jazz al conservatorio di Cagliari) e Mauro Mulas (tastierista e compositore cagliaritano): dalla classica combinazione tra organo Hammond e chitarra elettrica e da una base tipicamente jazzistica, il duo Ferra/Mulas proporrà al pubblico una serie di composizioni originali.

Alle ore 22, un grande ritorno a Sestu, a dodici anni dalla precedente esibizione, sempre nell’ambito di IN PROGRESS…ONE: torna infatti il rinnovato Banco del Mutuo Soccorso, gruppo leggendario dell’ondata prog italiana che travolse l’Europa all’inizio degli anni 70, rimasti nei decenni sulla cresta dell’onda grazie a una carriera di grande spessore artistico. Dopo la scomparsa dell’iconico Francesco Di Giacomo e del chitarrista Rodolfo Maltese, il BMS è tornato sulle scene quest’anno con “Transiberiana”, nuovo album uscito nello scorso maggio in tutto il mondo, a 25 anni dall’ultima uscita discografica, salutato da ottimi riscontri sulla stampa musicale italiana e internazionale: è un disco che ribadisce l’ approccio fuori dagli schemi del Banco, lontano dal luogo comune, moderno e d’avanguardia pur mantenendo un legame viscerale con le radici della propria musica. A Sestu, seconda e ultima data italiana del gruppo per l’estate, il BMS si presenta con una nuova formazione costruita intorno all’inossidabile Vittorio Nocenzi (pianoforte, tastiera e voce), accompagnato da Filippo Marcheggiani (chitarra elettrica), Nicola Di Già (chitarra ritmica), Marco Capozi (basso), Fabio Moresco (batteria) e Tony D’Alessio (lead vocal).

 

7 SETTEMBRE. La giornata di chiusura del festival inizierà, domenica 7 settembre, con una conferenza in programma alle ore 11 nel Salone di Villa Ofelia. Il giornalista Giacomo Serreli, esperto e appassionato di musica, coordinerà un incontro dal titolo “Comunicare la musica: dalle sale da concerto ai mass media”, che vedrà protagonisti gli artisti in cartellone quest’anno a Sestu.

A seguire l’evento finale, un’altra esclusiva di IN PROGRESS…ONE 2019, che unisce due formazioni tra le più prestigiose del rock italiano in un concerto pensato per rendere omaggio a Gianni Sassi, fondatore della Cramps Records, genio della comunicazione e pioniere della musica alternativa.

Alle ore 20, nel primo atto di questo trittic di chiusura, torneranno sul palco di Sestu i torinesi Arti&Mestieri, uno dei nomi di punta del prog jazz-rock italiano degli anni 70, già protagonisti di IN PROGRESS…ONE edizione 2016. Sono il secondo gruppo, dopo gli Area, a uscire per l’etichetta Cramps Records e “Tilt”, l’album di esordio del 1974 è diventato negli anni uno dei grandi classici del prog italiano. Sempre guidati dal fondatore Furio Chirico, ex The Trip, tra i più apprezzati batteristi italiani, gli Arti&Mestieri hanno tenuto alta la bandiera del prog rock italiano con esibizioni in tutto il mondo. Con lui a Sestu un altro fondatore, Gigi Venegoni, alla chitarre elettriche e acustiche, accompagnato da Lautaro Acosta (violino), Roberto Puggioni (basso, fretless basso) e Piero Mortara (fisarmonica, tastiere, pianoforte). In concerto presenteranno una scaletta di brani strumentali tratti dalla loro storia musicale, con estratti dai due album storicamente più conosciuti, “Tilt” e “Giro di valzer per domani” (1975), ma anche della produzione degli ultimi vent’anni.

Alle 22, secondo tassello del gran finale del festival. Davanti al pubblico di Sestu si esibiranno infatti gli AREA Open Project, diretta emanazione degli Area, formazione tra le più innovative e coraggiose del panorama italiano di sempre, punta di diamante della Cramps Records e dell’ala più politicamente impegnata del progressive italiano. Chiuso per ora il ciclo delle reunion coi membri storici, AREA Open Project nasce per iniziativa fondatore degli Area Patrizio Fariselli (pianoforte e tastiere) e comprende Walter Paoli (batteria) Claudia Tellini (voce) e Marco Micheli (basso). La band fa suo e recupera il patrimonio teorico/concettuale e il repertorio storico degli Area, riletti mediante sonorità suggestive e inusuali grazie all’estro pianistico di Fariselli e alla voce di Tellini, capace di misurarsi senza timore reverenziale con l’immane eredità musicale del compianto Demetrio Stratos.

Alle ore 23, ultimo atto dell’evento finale: Fariselli, Venegoni e Chirico si uniranno sul palco per un intermezzo acustico e poi Arti&Mestieri e AREA Open Project chiuderanno insieme la loro esibizione e questa edizione di IN PROGRESS…ONE suonando “King Kong”, pezzo storico del geniale Frank Zappa.

12 ANNI DI IN PROGRESS…ONE. Con quest’anno, dunque, In Progress…One arriva alla dodicesima edizione. Partito nel 2006 il festival di Sestu si è saputo ritagliare uno spazio nello scenario nazionale portando nel centro alle porte di Cagliari, grandi nomi internazionali ed italiani del panorama prog: Banco del Mutuo Soccorso, Van Der Graaf Generator, James Senese & Napoli Centrale, New Trolls, l’ex Marillion Fish, Aldo Tagliapietra de Le Orme, Claudio Simonetti dei Goblin, Osanna, il chitarrista di Peter Gabriel David Rhodes, Mel Collins e David Cross dei King Crimson, gli italiani Arti e Mestieri, Balletto di Bronzo, Osanna e Delirium. Non solo: essendo il prog un linguaggio musicale ancora vivo e attuale, la rassegna sestese ha scelto di presentare al pubblico anche musicisti solisti e band locali, che hanno proposto sia composizioni proprie sia riletture pianistiche o per orchestra di brani diventati classici come Tubular Bells e Tarkus.

 

Foto  Yleclipse, edizione 2009