Alisarda e Qatar Airways vendono Air Italy. I due soci, attraverso i liquidatori nominati il mese scorso, hanno pubblicato sul sito della compagnia aerea un “Invito a manifestare interesse per l’acquisizione dei complessi aziendali facenti capo ad Air Italy S.p.A. in Liquidazione”.

L’avviso è stato pubblicato ieri sul Financial Times e sul New York Times e ripreso dai quotidiani sardi. Si vende in lotti. Due, per l’esattezza: uno per il ramo Aviation e uno per le Manutenzioni. Chi fosse interessato potrà acquisirle entrambe. La deadline per farsi avanti è il 25 marzo. Poi una due diligence che durerà 10 giorni a partire dall’ammissione alla data-room virtuale predisposta dalla compagnia aerea.

Nel frattempo, nel mezzo della procedura di liquidazione, si fa strada un possibile stop all’iter in corso per il licenziamento collettivo di 1.453 dipendenti con il decreto “Cura Italia”. Il provvedimento governativo congela i licenziamenti avviati dopo il 23 febbraio e in questo contesto dovrebbe rientrare anche il vettore sardo-qatariota.

“Quel bando con un termine fissato tra cinque giorni conferma che i liquidatori hanno il mandato di smantellare e dissolvere l’azienda velocemente e indipendentemente da tutto e da tutti”, Lo affermano la Uil Trasporti in merito alla pubblicazione dei bandi di vendita della compagnia per lotti separati, uno riservato al settore aviazione e uno alla manutenzione, in scadenza al 25 marzo. Le rappresentanze sindacali aziendali si dicono “incessantemente impegnate per controllare e rendere meno letale una procedura tanto iniqua quanto ancora non completamente comprensibile”.

“L’invito a manifestare l’interesse per l’acquisizione dei complessi aziendali di Air Italy è un atto totalmente affrettato e incomprensibile”. Lo dice il segretario generale della Filt Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu, in merito al bando per la vendita in due lotti del vettore sardo-qatariota.

“In occasione dell’unico incontro tenuto unitariamente alla presenza della ministra dei Trasporti, tutti i presenti avevano inteso che i liquidatori si sarebbero attivati in maniera da consentire a tutti i 1.453 lavoratori di poter accedere agli ammortizzatori sociali per il maggior tempo possibile – spiega – Questo atto sembrerebbe portare verso una inspiegabile accelerazione che non tutelerebbe appieno gli interessi della compagnia e di certo compromette una completa tutela dei lavoratori. Per queste ragioni e considerata l’emergenza sanitaria che sta travolgendo anche il nostro Paese, ritengo che i liquidatori debbano immediatamente spiegare alle parti sociali e allo stesso Governo questo improvviso cambio di rotta”.