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“Rimborsi subito, noi la crisi non la paghiamo”. Uno slogan ma anche un messaggio quello degli studenti universitari che oggi hanno protestato davanti all’Ersu di Cagliari.

Cosa è successo? La richiesta degli studenti nasce dal divieto di tornare alle case dello studente per l’emergenza coronavirus e il mancato pagamento dei rimborsi per il periodo di forzata lontananza dagli alloggi. “È ormai passato quasi un mese – protestano i ragazzi – da quando, per gli inquilini delle case dello studente di Cagliari che hanno deciso di lasciare i propri alloggi all’inizio dell’emergenza, è arrivato da parte dell’Ersu il divieto di fare ritorno nella propria abitazione. Quando potranno farvi rientro non è ancora dato saperlo: nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’ente è arrivata riguardo alla riattivazione dei servizi alloggio e nessun cenno è stato fatto in merito ai rimborsi dei canoni d’affitto già pagati o detratti dalle borse di studio per il periodo di non utilizzo degli alloggi”.

Gli universitari hanno chiesto indietro non solo le rette di marzo già pagate a tutti gli studenti che usufruiscono dei servizi abitativi dell’Ersu e a tutti i borsisti a cui sono state detratte le rette in anticipo, ma anche il rimborso dei pasti.