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Chiedono risposte e certezze i circa mille lavoratori di mense e pulizie scolastiche e aziendali rimasti a casa per colpa del lockdown. E lo fanno con un presidio fuori dalle Prefetture di Cagliari e Sassari promosso da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti.

“In tanti – spiegano i sindacati – sono senza reddito da tre mesi, la cassa integrazione non arriva o è già finita, e come ogni anno i contratti verranno sospesi per i mesi estivi, questa volta senza alcuna certezza di riprendere a settembre con l’avvio del nuovo anno scolastico”. Non è una realtà solo sarda: la protesta è stata organizzata in tutta Italia Una per sostenere l’emendamento, presentato da Cgil, Cisl e Uil nazionali, al decreto Rilancio che verrà discusso in Parlamento proprio a partire da domani. Le richieste portate avanti dai sindacati riguardano l’estensione degli ammortizzatori sociali per 27 settimane e di anticipare subito le quattro settimane previste da settembre.