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Secondo i dati dell’Ufficio studi di Tecnocasa che si riferiscono all’ultimo semestre del 2019, i prezzi degli immobili sarebbero stabili in tutta la Sardegna, ad eccezioni di alcune leggerissime variazioni verso il basso nelle due principali città: meno 1% a Cagliari e meno 0,4% a Sassari. Il confronto si riferisce ai primi sei mesi dello scorso anno. Ora si attendono i primi responsi dell’era Covid.

“Non è facile capire come evolverà il mercato immobiliare dopo la pandemia, – spiega Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa – soprattutto a livello di prezzi, essendo questi notoriamente più rigidi e lenti a muoversi, sia al rialzo e sia in ribasso. La pandemia è arrivata in un momento in cui il mercato immobiliare era in fase di ripresa, con città particolarmente dinamiche e con prezzi e compravendite in rialzo, soprattutto nelle metropoli. Sicuramente quello che è accaduto ha messo nuovamente al centro la casa”.

Prime previsioni: “Vediamo più probabile un ritocco verso il basso per i prezzi delle tipologie di bassa qualità- continua Tecnocasa- che, penalizzate durante la crisi degli anni passati, stavano nuovamente riprendendo valore soprattutto nelle metropoli dove l’offerta è inferiore alla domanda. Chi avrà necessità ed urgenza di vendere potrebbe essere più propenso a ribassare i prezzi.” I prezzi più alti per una casa a Cagliari sono relativi al Quartiere del sole: infatti, un “signorile” nuovo costa 3500 euro al metro quadro. A Sassari la zona più cara è a Porcellana: 2500 a metro quadro.