foto di repertorio

Altissima adesione allo sciopero per il rinnovo del contratto nazionale degli autoferrotranvieri anche in Sardegna. La percentuale media registrata è oltre il 95%, con punte del 100% in alcune città dell’isola. Sono i dati forniti dal segretario generale della Filt Sardegna Arnaldo Boeddu. La giornata di astensione dal lavoro è stata proclamata insieme alle altre organizzazioni sindacali di categoria ed è ancora in corso: stop a mezzanotte.

“Tutti i tranvieri e gli autoferrotranvieri- spiega Boeddu – hanno garantito le corse fin dal primo periodo in cui è esplosa la pandemia. Ovvero quando non solo non si trovava ed era impossibile reperire il gel disinfettante ma non erano disponibili neppure le mascherine. Ebbene, tutto questo personale è senza contratto da tre anni”. “Le associazioni datoriali – denuncia il leader sindacale – sfuggono al confronto non solo per una sacrosanta rivendicazione di adeguamento salariale ma, cosa altrettanto grave, per una riforma del settore volta a soddisfare una domanda di trasporto più vicina al cittadino, più efficace e più efficiente”.

“Nel frattempo le aziende si sono prese ben 800 milioni di ristori. Se si continua di questo passo – chiude Boeddu – non sarà più possibile trovare autisti che siano disponibili a lavorare su un arco giornaliero di 12/14 ore, sette giorni su sette, Natale e Capodanno, comprese tutte le festività, per poco più di 1.100 euro al mese”.