“La misura è colma: la vicenda dell’elisuperficie di Nuoro la cui chiusura è stata disposta dall’Enac per le inadempienze dei gestori è l’ennesimo sintomo della situazione agonica cui versa la gestione della sanità in Sardegna. I sintomi della malattia c’erano tutti ora è arrivato il colpo di grazia. Chi ha la responsabilità di tutto questo e mi riferisco non solo ai vertici di Ats, Assl e Areus, all’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu ma anche all’intera giunta Solinas, deve trarre le conseguenze e fare l’unica cosa giusta: tornare a casa”. Lo dichiara la deputata Mara Lapia (Cd) che, dopo aver letto su un quotidiano regionale la farsesca vicenda della chiusura della base del 118 e in attesa che si accertino le singole responsabilità, chiede le dimissioni di chi avrebbe dovuto vigilare sul corretto funzionamento della macchina e non lo ha fatto.

“Il fatto che, in una sanità sull’orlo del collasso, per mesi non si diano risposte alle richieste dell’Enac che chiedeva l’aggiornamento dei dati delle elisuperfici è intollerabile” attacca la componente della Commissione Affari sociali e Sanità della Camera che teme pesanti ripercussioni sull’apparato dell’emergenza-urgenza non solo nel centro Sardegna ma in tutta l’isola. “I cittadini sardi – è la sua conclusione -, in particolare quelli che vivono nelle zone più penalizzate sul fronte sanitario, non meritano un simile trattamento”.

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