Elio Vittorini, siracusano, nacque il 23 luglio del 1908. Non sarà mai abbastanza ringraziato per il suo reportage “Sardegna come un’infanzia”, diario di un viaggio nell’Isola del 1932.

Nel mese di settembre, Vittorini partecipò, insieme ad altri scrittori, a una sorta di “crociera letteraria” in Sardegna. Il viaggio era stato organizzato dal settimanale L’Italia Letteraria, in vista di un premio di 5000 lire per il miglior reportage dalla Sardegna.

La giuria del premio era composta da Grazia Deledda, Silvio Benco e Cipriano Efisio Oppo. Vittorini, che partecipò con lo pseudonimo di “Amok”, vinse ex aequo con Virgilio Lilli e diverse parti del testo furono pubblicate prima su L’Italia Letteraria (25 dicembre 1932), con il titolo Quaderno sardo, poi sul Bargello (1 gennaio 1933), con il titolo Gioia Mussolinea, tristezza di Iglesias, e su Solaria (gennaio 1933), con il titolo Giorni di mare.

Nel 1936 il testo uscì in volume, con il titolo Nei Morlacchi. Viaggio in Sardegna, con la prosa lirica Nei Morlacchi e poi nel 1953 per Mondadori, con il titolo definitivo di “Sardegna come un’infanzia”. Un libro consigliatissimo anche oggi, per la prosa poetica e lo sguardo nuovo gettato su un’isola ancora intatta.

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