Dopo la cattura a Desulo sui social è scattata immancabile polemica: chi lo vede come l’ultimo degli eroi romantici, chi come un povero delinquente dedito al traffico di droga. Chi come un povero anziano dalla salute ormai cagionevole.

Eppure, anche a quasi 80 anni suonati e pieno di acciacchi, l’ex primula rossa del banditismo sardo è un personaggio. Tanto che subito dopo la sua cattura a Desulo è stata data la notizia che la sua vita avventurosa sarà raccontata in una serie tv.

La fiction – prodotta da Tenderstories e Kavac film – romanzerà le vicende criminose di Gratzianeddu: dai primi crimini perpetrati nella natìa Orgosolo ai sequestri di persona e alle sue rocambolesche evasioni. Dalle latitanze alla storica cattura in pigiama (questa volta a Desulo dormiva vestito), dai sequestri alla Grazia richiesta nel 2003 e concessa dall’allora presidente della Repubblica Carlo Atzeglio Ciampi.

Tutto è già pronto, quasi che anche la cattura del superlatitante, avvenuta nella casa povera e poco riscaldata dove il vecchio Mesina era ospitato da una coppia di amici (“Sono scappato perchè avevo paura di morire in carcere”, ha detto dopo l’arresto) fosse l’ultimo episodio di una saga già scritta.

La prima stagione della fiction di “Bandidu” – questo il titolo della serie tv – sarà composta da 12 episodi scritti e ideati da Matteo Martinez, Giulia Magda Martinez e Barbara Alberti.

“Stiamo lavorando a questo progetto importante da mesi – hanno spiegato ai media locali i produttori Moreno Zani, Malcom Pagani e Simone Gattoni – la serie ripercorrerà la vita di uno dei latitanti più ricercati della storia d’Italia. Le riprese dei dodici episodi inizieranno nella seconda metà del 2022 tra la Sardegna e Milano”.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it