È tornata alla sua forma originaria la statua dedicata da Sennori a Peppino Impastato e a tutti i caduti per la legalità, dopo il vile atto vandalico che l’aveva deturpata la scorsa estate. L’opera, realizzata nel 1999 dallo scultore Enrico Mereu, noto come “lo Scultore dell’Asinara”, raffigura due genitori che sollevano un bambino verso il cielo, potente simbolo della vita e del futuro.
La scultura si trova nella via intitolata proprio a Peppino Impastato, il giovane giornalista e attivista ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978, e rappresenta un tributo a chi ha sacrificato la propria vita per i valori della legalità e della giustizia. Durante l’estate del 2024, ignoti ne avevano danneggiato la parte più significativa: la testa del bambino era stata staccata e ritrovata poco dopo dai barracelli, abbandonata in una cunetta. Solo mesi più tardi si era riusciti a collegarla all’opera danneggiata.
Questa mattina, dopo un accurato lavoro di restauro, il pezzo mancante è stato finalmente riposizionato. L’intervento è stato possibile grazie alla collaborazione tra l’amministrazione comunale e la scultrice Cinzia Porcheddu, che ha donato il suo lavoro gratuitamente in segno di impegno civile.
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