Sardegna gialla

La Sardegna è in zona gialla. L’Isola, con un Rt di 0.7, il più basso d’Italia, contro lo 0.74 della settimana precedente e lo 0.86 del dato nazionale, e tutti i parametri in diminuzione, è una delle Regioni in Italia a conquistare la fascia di rischio basso.

Da lunedì 17 maggio le regole che dovranno rispettare i cittadini sardi saranno quindi quelle tipiche della zona gialla, con la speranza di conquistare la fascia più bassa di rischio Covid (bianca) dal 1 giugno.

Come cambiano le regole?

  • coprifuoco alle 23 fino al 31 maggio;
  • spostamenti fuori Regione liberi;
  • spostamenti liberi consentiti all’interno della Regione;
  • dal 26 aprile al 15 giugno possibilità di effettuare visite ad amici o parenti in un’abitazione privata all’interno della Regione in quattro (quindi non più con il limite massimo di due, come in precedenza), oltre a quelli già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi;
  • continuano per tutti le lezioni in presenza anche nelle scuole superiori, alternate a quelle a distanza: in presenza per il 70-100 per cento della didattica. Per quanto riguarda le università, le lezioni e le altre attività si svolgeranno prioritariamente in presenza.
  • bar e ristoranti riaprono il servizio, anche la sera, ma sempre ed esclusivamente all’aperto. Si potrà stare soltanto seduti al tavolo, per un massimo di quattro persone, a meno che non si tratti di conviventi. La distanza è fissata a un metro;
  • i negozi al dettaglio sono aperti, i centri commerciali possono riaprire anche nei giorni festivi dal weekend del 22-23 maggio. L’apertura dei negozi è consentita fino alle 21;
  • centri estetici e parrucchieri sono aperti, come tutti i servizi alla persona;
  • riaprono i cinema, i teatri, le sale concerto e i locali di musica dal vivo. Ci dovranno essere posti a sedere pre-assegnati distanti almeno un metro l’uno dall’altro e la capienza massima consentita dovrà essere la metà di quella normalmente autorizzata, e comunque mai superiore a 500 persone al chiuso e a 1.000 all’aperto. Il numero massimo di persone che potranno riunirsi negli spazi all’aperto potrebbe anche essere aumentato a seconda dell’andamento dell’epidemia e delle caratteristiche dei singoli spazi, se le indicazioni del Comitato tecnico scientifico lo suggeriranno;
  • torna la possibilità di praticare qualsiasi attività sportiva all’aperto, anche per gli sport di contatto. Riaprono anche le piscine, ma solo quelle all’aperto, e le palestre dal 24 maggio.