Mancano due settimane all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, che si terrà il 24 gennaio prossimo, e in Sardegna i nomi dei tre grandi elettori vacillano. Tra i banchi della maggioranza, l’intergruppo di Udc, Forza Italia e Riformatori chiedono di sostituire un esponente tra il presidente della Regione Christian Solinas e il presidente del Consiglio Regionale Michele Pais, poiché andrebbero a far parte dello stesso gruppo Lega-Psd’Az. All’opposizione, invece, Cinque Stelle e Progressisti si dicono scontenti nel dover convergere su Gianfranco Ganau (PD).

In questo tumulto di indecisioni, che verranno necessariamente sciolte mercoledì 12, c’è chi fa una proposta alternativa. Il presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana, chiede di nominare tre esponenti tra i sindaci e le sindache dell’Isola. “Scorrendo le cronache, le pagine social, i ragionamenti istituzionali non si fa altro che elogiare il ruolo delle sindache e dei sindaci sardi – commenta Deiana -. Da ultimo, in questi ultimi due giorni, hanno organizzato da soli, con poco o scarso supporto, una campagna di screening che altri organismi regionali hanno impiegato 3 mesi a realizzare”.

L’ex sindaco di Bortigiadas sottolinea come “se non lo si farà, tutta l’attività di elogio di questi due anni, di questi mesi e di queste settimane, perderebbe di credibilità e significherebbe che i sindaci sardi sono “buoni” solo a togliere le castagne dal fuoco a qualcuno e a celare le diffuse incapacità di molti”.

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