Ricercatori e pescatori uniscono le proprie forze e daranno vita, nei prossimi mesi, ad una strategia per il controllo costante della vita marina. Obiettivo: proteggere dall’inquinamento da plastica l’isola dell’Asinara, scrigno di storia e biodiversità.
Tra le azioni del progetto è prevista anche la costruzione di una specifica app per la segnalazione dei rifiuti a mare, disegnata in funzione dell’isola dell’Asinara.
Si chiamerà “Sea waste finder” e la sperimentazione condotta da un team di ricercatori e pescatori partirà in occasione della Giornata del Mare, l’11 aprile prossimo. Le informazioni raccolte confluiranno in una banca dati.
“Il Mediterraneo è uno dei mari più contaminati dalla presenza di rifiuti plastici per cui è indispensabile collaborare tutti al fine di adottare modelli di consumo sostenibile, investire nell’innovazione e individuare pratiche efficaci di gestione del marine litter”. Lo ha affermato Donatella Carboni, del dipartimento di Scienze umanistiche e sociali dell’Università di Sassari, coordinatrice del progetto.