(Foto credit: Ansa)

Si è concluso con la condanna di tutti gli imputati il processo a Nuoro con rito abbreviato per corruzione e introduzione di 21 telefonini nel carcere di Badu ‘e Carros.

Il fatto è culminato con l’evasione del boss della Sacra Corona Unita, Marco Raduano, nel febbraio scorso. Il boss è tutt’ora ricercato.

Il gup Mauro Pusceddu ha inflitto 6 anni e due mesi a Salvatore Deledda e Carmela Mele, rispettivamente agente del penitenziario nuorese con la qualifica di assistente capo e sorella del camorrista Vincenzo Mele, anche lui imputato e condannato a 10 anni e 4 mesi. Pene che vanno dagli 8 mesi ai 3 anni sono state invece comminate a 6 detenuti del carcere accusati di ricettazione. Un altro recluso ha patteggiato la pena.

L’inchiesta era partita nell’estate del 2022 a seguito di una segnalazione. Nel carcere, tra i detenuti dell’alta sicurezza, giravano 21 telefonini, oltre a schede sim, cavetti e caricabatterie. Il materiale, secondo la Procura, arrivava all’interno di pacchi sigillati spediti da Napoli.

A riceverli e consegnarli ai detenuti sarebbe stato l’assistente capo Salvatore Deledda in cambio di 200 euro per ogni cellulare.

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