Prima pagina Dermatite bovina, il Csa vuole vederci chiaro: “No a vaccinazioni senza tutele”

Dermatite bovina, il Csa vuole vederci chiaro: “No a vaccinazioni senza tutele”

All'interno di una riunione tenutasi a Macomer, il Centro Studi Agricoli si è scagliato contro la vaccinazione obbligatoria in mancanza di tutele: "Non accetteremo imposizioni calate dall’alto"

I vaccini per la dermatite nodulare bovina sono in arrivo e a breve cominceranno le somministrazioni in Sardegna, che saranno obbligatorie. Tuttavia, dal Centro Studi Agricoli sono arrivate diverse perplessità relativamente alle operazioni.

Di tutto questo se ne è discusso durante una riunione tenutasi a Macomer dove è stato illustrato il Decreto n.21, firmato dall’Assessore Bartolazzi. A destare preoccupazione, in particolare, è la mancanza di chiarezza a livello normativo oltre alla genericità delle responsabilità sanitarie e l’assenza di garanzie per gli allevatori in caso di reazioni avverse ai vaccini.

Dal confronto è dunque emersa una posizione netta di contrasto alla vaccinazione massiccia in assenza di ulteriore chiarezza da parte della Regione: “Non accetteremo imposizioni calate dall’alto – ha dichiarato Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli – il clima è esplosivo e il rischio ordine pubblico è concreto. Serve trasparenza e rispetto degli allevatori”.

Una forte reazione negativa è arrivata anche sulla questione dell’abbattimento di intere mandrie sane se in presenza anche di un solo capo positivo teoricamente prevista dal decreto: episodi che l’associazione vorrebbe scongiurare.

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