tampone

Puntuale come ogni venerdì mattina, arriva la bozza del monitoraggio Iss-Ministero della Salute: nel documento di questa settimana si legge che il valore dell’Rt nazionale è rimasto fermo allo 0.68, mentre continua a calare il valore medio nazionale dell’incidenza dei casi di Covid ogni 100mila abitanti, che scende a 26, rispetto al 32 precedente e l’Rt medio risulta inferiore a 1 nel limite inferiore del range in tutte le aree del Paese.

Dall’analisi emerge anche un peggioramento della situazione pandemica in Sardegna, unica Regione a rischio moderato, mentre tutte le altre Regioni e Province autonome sono classificate a rischio basso.

Passano in zona bianca da lunedì l’Emilia Romagna, la Lombardia, il Lazio, il Piemonte, la Provincia autonoma di Trento e la Puglia, aggiungendosi a quelle già presenti in questa fascia, che sono: Abruzzo, Liguria, Umbria, Veneto, Molise, Friuli Venezia Giulia e Sardegna.

Sardegna fuori dalla zona verde Ue

L’Isola non conquista la “zona verde” europea, nonostante l’incidenza nei 14 giorni abbia fatto registrare il secondo dato migliore a livello nazionale, subito dopo il Molise (unica regione italiana nella fascia di minor rischio Ue), per meno di cinquanta casi.

Per far parte della green zone infatti è necessario avere meno di 25 contagi al giorno per 100mila abitanti per 14 giorni consecutivi, ma la Sardegna contato nelle due settimane un numero di positivi pari a 27 al giorno.

Sul mancato cambio di colore però potrebbe aver inciso anche il recente focolaio di Aritzo (Nu) e una quantità di tamponi effettuati forse non sufficiente rispetto al limite minimo quotidiano imposto come criterio, di 2500.