Il 30 settembre, sostiene il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ci sarà un confronto con il governo per valutare la possibilità di riaprire le discoteche e ampliare la capienza massimo per cinema e teatri dal 50% all’80%. L’obiettivo da raggiungere nelle settimane successive, però, è quello di raggiungere la capienza totale dei locali.

Il settore dei locali da ballo, al chiuso e all’aperto, è quello che ha patito più di tutti le restrizioni da Covid. Sono passati venti mesi da quanto il governo ha deciso di chiudere le discoteche e tutte le sale da ballo in generale, provocando una crisi di tutte le attività e i lavoratori impegnati nel mondo della notte. Il 30% sul totale, infatti, si è visto costretto a chiudere definitivamente il proprio locale.

Oggi, secondo il sottosegretario Costa, ci sarebbero i presupposti per poter riaprire, pur sempre rispettando la sicurezza nei locali al chiuso con obbligo di esibizione del Green pass e di mascherina. Dettaglio non da poco, dato che ballare con naso e bocca “tappati” è abbastanza complicato. Un’alternativa era già stata sperimentata all’inizio a marzo 2021 in Spagna, a Barcellona, dove 5mila giovani si erano riuniti all’interno di un locale al chiuso per un concerto rock dal vivo, con tanto di test antigienico all’ingresso. A giugno, poi, si era provato a ripetere l’esperimento a Milano e Gallipoli, ma gli esperti del comitato tecnico-scientifico si erano detti contrari in quanto non vi erano ancora le condizioni per poter ripartire in totale sicurezza.

Oggi la campagna vaccinale accelera e i giovani si sono dimostrati i più interessati a farsi somministrare entrambe le dosi anti-Covid. La voglia di ripartire è tanta, ora bisogna soltanto attendere il verdetto finale.

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