Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito l’attestato d’onore di «Alfiere della Repubblica» a trenta giovani per essersi distinti nel 2021 per l’uso consapevole e virtuoso degli strumenti tecnologici e dei social network, nell’era della pandemia. Fra loro ci sono anche due giovanissimi sardi: Alessio Cozzolino, 19 anni di Terralba, nell’ambito della “Forza della scrittura” e Aya Jedidi, 12 anni di Maracalagonis, nell’ambito della integrazione.

Alessio Cozzolino, diciannove anni, di Terralba, in provincia di Oristano, dall’età di 14 anni scrive per quotidiani locali e per testate nazionali e internazionali. Si occupa, con particolare impegno e passione, di ambiente e delle ricadute sociali dei grandi temi ecologici irrisolti. Ha creato un giornale on line su cui hanno scritto diversi suoi compagni di scuola.

Durante la pandemia ha affinato la propria vocazione di giornalista, approfondendo le questioni della transizione ecologica e del necessario equilibrio ambientale da ripristinare, per evitare gravi conseguenze su persone e comunità. Nei suoi articoli e con le sue interviste, Alessio propone con nuove chiavi il tema del contrasto alle disuguaglianze. Crede in un’Italia migliore, da costruire mettendo al centro i giovani e l’equilibrio ambientale e sociale necessario per uno sviluppo davvero sostenibile.

Aya Jedidi è nata in Sardegna, il papà e la mamma sono marocchini e vivono a Marcalagonis. Oggi ha 12 anni e il 14 dicembre, assieme ad altri 29 premiati in tutta Italia riceverà l’attestato d’onore di “Alfiere della Repubblica” dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. parla l’arabo e l’italiano.

Durante l’anno scolastico Aya ha aiutato Hayears, una coetanea arrivata dal Marocco e che non conosceva una parola d’italiano. La dirigente scolastica dell’Istituto Manzoni di Maracalagonis, Emanuela Lampis, ha subito promosso un progetto di studio con l’insegnante Francesca Congiu, dove Aya è stata la vera protagonista.

Ha iniziato a seguire l’amichetta appena arrivata in Sardegna, le ha insegnato le prime parole di italiano, poi tanto di più, facendo anche lezioni a distanza alla connazionale durante la chiusura della scuola per la pandemia.

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